Perché la psicoterapia e quando farla.
L'attività di Psicoterapia è rivolta alla soluzione dei sintomi, e delle loro cause, conseguenti a psicopatologia, disadattamenti, sofferenza. La psicoterapia è un processo di rinnovamento rigenerazione e un investimento su di Sè, aiuta a far fronte a problemi personali, malesseri e disagi. Essa consiste nel prendere coscienza con il risultato di modificare il proprio modo di relazionarsi ai problemi, a se stessi e anche agli altri. Iniziare un percorso di psicoterapia significa avviarsi su di un percorso di salute mentale e benessere.
Aumento della consapevolezza: Una maggiore comprensione di sé e dei propri schemi emotivi. Miglioramento delle relazioni poiché la psicoterapia dinamica aiuta a comprendere come i modelli passati influenzano le relazioni attuali, le persone spesso iniziano a sperimentare una comunicazione più sana e relazioni più soddisfacenti. Sostegno alla gestione delle emozioni, maggiore capacità di affrontare le difficoltà emotive e una riduzione dei sintomi, come ansia e depressione, che erano inizialmente prevalenti.
Quanto tempo serve?
La psicoterapia dinamica è un processo che può richiedere tempo per produrre risultati evidenti. I primi benefici possono comparire dopo alcune settimane o mesi, ma per vedere i cambiamenti più profondi e duraturi, potrebbe essere necessario un impegno di 6 mesi o più. La durata effettiva dipenderà dalla natura del disturbo, dalla motivazione del paziente e dalla profondità del lavoro terapeutico. Soltanto in considerazione delle capacità della persona si può formulare una ipotesi di durata della terapia. In alcuni casi sarà breve, per alcuni mesi, in altri durerà più a lungo fino a durare anche a qualche anno nei casi in cui sono necessarie cambiamenti più profondi.
Risultati a lungo termine
Anche se i primi miglioramenti possono essere visibili dopo qualche mese, i cambiamenti più profondi e duraturi richiedono più tempo. La psicoterapia dinamica tende a portare modifiche durature nel modo in cui una persona percepisce e affronta se stessa e gli altri, e questo richiede tempo per essere consolidato.
Terapia farmacologica e Psicoterapia.
Farmaci e Psicoterapia possono concorrere al trattamento del malessere, con la differenza sostanziale che con la Psicoterapia si possono raggiungere risultati duraturi e stabili. Solo attraverso un allenamento mentale costante si può sollecitare un processo di unificazione della consapevolezza e di arricchimento dell'esperienza capace di portare all'acquisizione di nuovi strumenti utili per la lettura della realtà circostante e una gestione risolutiva delle problematiche personali. I cambiamenti tendono a essere più sostenibili rispetto ai farmaci, poiché il paziente acquisisce abilità per affrontare e gestire autonomamente le difficoltà psicologiche.
Gli psicofarmaci, come gli antidepressivi, gli ansiolitici o gli antipsicotici, agiscono principalmente sulla chimica del cervello, influenzando neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e il GABA. Gli psicofarmaci sono generalmente usati per alleviare i sintomi in modo più rapido. Possono ridurre la gravità dei sintomi e permettere al paziente di stabilizzarsi prima di intraprendere una psicoterapia. Tuttavia, non affrontano le cause sottostanti del disturbo mentale, ma piuttosto i sintomi. I farmaci non forniscono un cambiamento duraturo una volta interrotti, e possono avere effetti collaterali.
CTP e procedimenti giudiziari.
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